Il prosecco alla spina è frode, per l’Italia, l’Europa e l’Inghilterra.
Tale conclusione è giunta a censura del recente tentativo di alcuni pub inglesi di vendere, a basso prezzo, una sorta di “prosecco on tap” (alla spina) che in realtà altro non era se non semplice vino (tutt’al più glera) arricchito di anidride carbonica.
Il Prosecco, conferma la Commissione Europea, può essere commercializzato soltanto in bottiglie di vetro di capacità massima pari a 9 litri per lo spumante, ed a 5 litri per il frizzante.
Tanto precisato a livello europeo, il problema pare perdurare oltre oceano, dove si continua a spillare “prosecco”.
Ciò in particolare accade in Canada dove, ad oggi, il nostro Prosecco non è tutelato come DOP avendo esso acquisito tale marchio soltanto nel 2009 e dunque successivamente al 2003, anno in cui veniva sottoscritto l’accordo con cui UE e Canada si impegnavano reciprocamente al rispetto delle proprie indicazioni geografiche di vini e bevande spiritose.
Proprio per questo motivo la Commissione Europea ha, a fine 2014, formalmente richiesto al Canada di ampliare l’elenco dei prodotti di denominazione d’origine protetta europei, inserendovi le indicazioni geografiche ancora escluse ed in particolare il Prosecco.
Mentre tale richiesta è dunque al vaglio dello Stato americano, quel che oggi è già certo è che, se beviamo un vino spillato, non stiamo di sicuro degustando Prosecco!
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