Definitiva la “rottamazione bis“.
Con decreto fiscale collegato alla legge di bilancio 2018, convertito in L. 225/17, viene concesso al contribuente di “rottamare” tutte le cartelle notificate dal 1° gennaio 2000 al 30 settembre 2017.
La possibilità di corrispondere i debiti al netto di sanzioni ed interessi di mora, già stata prevista con D.L. 193/16 per le cartelle notificate dal 01.01.2000 al 31.12.2016, è dunque ora riproposta, anche a beneficio di chi si sia pentito di non averla colta lo scorso anno.
Il nuovo termine di presentazione dell’adesione è fissato al 15 maggio 2018, e la dilazione potrà avvenire in un massimo di 5 rate con scadenza rispettivamente al 31 luglio 2017 , 1° e 31 ottobre 2017, 30 novembre 2018 e 28 febbraio 2019.
Per chi abbia aderito alla precedente definizione senza però riuscire ad effettuare tempestivamente i pagamenti, le soluzioni per non perdere il beneficio sono due: mettersi in pari con le rate entro il 07.12.17 (per poi riprendere le scadenze della prima “rottamazione”) oppure farlo, presentando apposita domanda, entro il 31.03.2018, saldando il residuo in un’unica soluzione entro il 31.07.2018.
Potranno aderire alla definizione bis anche coloro che non hanno potuto farlo nel 2017 poiché non in regola con le rate dei piani di dilazione in essere al 24.10.2016. Tali soggetti dovranno dunque presentare apposita istanza entro il 31.12.17, versando entro il 31.05.18 le rate del 2016, ed entro il 31.07.2018 le rimanenti ancora inadempiute. Conseguentemente saranno ammessi a corrispondere il residuo, rottamato, in un massimo di 3 rate fissate al 1°e 31 ottobre ed al 30 novembre 2018.
E’ dunque consigliabile, prima del prossimo 15 maggio, recarsi presso lo sportello di Agenzia delle Entrate riscossione per verificare la propria situazione debitoria complessiva, così da valutare tempestivamente la convenienza di un’eventuale adesione alla nuova procedura di definizione agevolata.
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