Come tutti sappiamo, da quest’anno tutti i sacchetti di plastica devono essere biodegradabili e come tali vanno pagati.

sacchetti pagamento 1 gennaio

E’ l’art. 9 bis della legge di conversione del cosiddetto “decreto Mezzogiorno” ad introdurre nel nostro ordinamento il divieto per i pubblici esercizi di mettere a disposizione sacchetti di nylon, o biodegradabili se non a pagamento.

Tale novità sembra dipendere innanzitutto dal necessario adeguamento del nostro Paese alla direttiva europea 720/15 richiedente agli Stati membri l’applicazione di misure idonee a limitare in modo significativo l’utilizzo di borse di plastica in materiale leggero.

A voler ben guardare, l’Italia nel far questo è stata più che diligente, avendo prescritto addirittura prima dell’intervento europeo, nel 2012, l’utilizzo obbligatorio di sacchetti biodegradabili a pagamento per riporre la spesa alle casse. Lo stesso allora non aveva però fatto con riguardo alle borsette usate ad esempio per pesare frutta e verdura o per ritirare i medicinali in farmacia.

E’ dunque il caso di chiedersi se tale mancanza (ora sanata) fosse o meno in contrasto con la normativa UE, con conseguente dovere o meno dell’Italia di provvedere come fatto.

La risposta a tale interrogativo la rende la stessa direttiva, scegliendo di non imporre nulla agli Stati membri quanto alla regolamentazione dell’utilizzo delle borse di plastica “ultraleggere”, aventi spessore inferiore a 15 micron che siano fornite come imballaggio primario per prodotti alimentari sfusi se necessario per scopi igienici, oppure utilizzate per prevenire la produzione di rifiuti alimentari.

L’Italia dunque sembra aver scelto autonomamente di intervenire sull’utilizzabilità di tali sacchetti, guidata senz’altro da valutazioni di convenienza anche e soprattutto in materia ambientale, ma non anche dalla “mano” della UE.

I costi dei sacchetti non saranno fissi, e con ogni probabilità a risultarne svantaggiati saranno i piccoli esercizi che dovranno mantenerli più elevati così rischiando di perdere clientela. Il prezzo dovrà comunque risultare dallo scontrino.

Gli esercizi che non si adeguino immediatamente alle nuove disposizioni rischiano pesanti sanzioni.

Ogni contenuto, riferendosi a fattispecie generali, non può ritenersi in alcun modo sostitutivo del contributo di un professionista. Qualora necessitaste di una consulenza specifica Vi invitiamo pertanto a contattarci utilizzando l’apposita area dedicata.