La separazione dei genitori non deve influire sul tenore di vita del figlio.
A pochi mesi dal cambio di vedute circa i parametri di liquidazione dell’assegno di mantenimento all’ex coniuge, la Suprema Corte sente l’esigenza di pronunciarsi anche in merito ai figli.
Come già esposto, la Cassazione ha recentemente stabilito che non è necessario che l’ex marito o l’ex moglie continuino a godere, dopo la rottura del rapporto, del medesimo tenore di vita goduto in sua costanza, essendo sufficiente che entrambi riescano a vivere in modo autonomo e dignitoso anche considerata la loro capacità lavorativa e di essere indipendenti.
Ciò, precisa ora la Corte, non vale invece per i figli, a cui deve essere sempre e comunque assicurata una vita pari a quella che avrebbero avuto se i genitori avessero continuato a convivere.
Precisano infatti i Giudici di legittimità che “in tema di determinazione del contributo per il mantenimento dei figli è necessario considerare costi diversi da quelli connessi al mero sostentamento e, dunque, esigenze relative, anche all’aspetto scolastico, sportivo, sanitario e sociale, con la precisazione che i figli hanno il diritto di mantenere il tenore di vita loro consento dai proventi e dalle disponibilità concrete di entrambi i genitori, e cioè quello stesso che avrebbero potuto godere in costanza di convivenza“.
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