Come annunciato da Conte, è in arrivo il cashback.
Previsto con il DM 156/2020, il “cashback” è il meccanismo che, per incentivare l’utilizzo dei pagamenti elettronici, promette al cittadino di ottenere un rimborso di spesa del 10% .
Il sistema, predisposto e gestito dalla “Pago PA s.p.a.” tramite l’app IO (o altre predisposte), entrerà in vigore “a pieno regime” il prossimo anno, ma già questo dicembre vedrà un periodo di prova.
Ecco come funziona.
Chiunque, maggiorenne e residente in Italia, effettui in un dato periodo di tempo un certo numero minimo di transazioni elettroniche avrà diritto ad un parziale rimborso.
I periodi previsti sono i seguenti: 8.12.20 – 31.12.20 (periodo di prova – Extra Cashback di Natale); 1.01.21 – 30.06.21; 1.07.21 – 31.12.21 e 1.01.21-30.06.22
Per partecipare e ottenere il rimborso è necessario effettuare una registrazione, fornendo il proprio codice fiscale, gli estremi identificativi degli strumenti di pagamento elettronici dei quali intende avvalersi per i pagamenti rimborsabili (carta di credito, debito, Pagobancomat o prepagata…) e l’IBAN sul quale ricevere il rimborso.
Per la registrazione si rinvia al sito https://www.cashlessitalia.it/, che richiede la disponibilità di SPID o di una carta di identità elettronica. La registrazione è cancellabile in ogni momento.
Ovviamente la registrazione non basta per ottenere la restituzione del denaro, essendovi ulteriori condizioni da rispettare.
La prima, e a nostro avviso più importante, è che lo strumento di pagamento registrato deve essere dedicato soltanto per acquisti estranei all’impresa. Dunque con quello strumento non potrò più comprare altro se non beni di consumo, non inerenti alla mia attività.
Inoltre, per avere diritto al rimborso è necessario che nel singolo periodo vengano ordinate almeno 50 transazioni elettroniche (che nel periodo di prova si riducono a 10), e il rimborso per ognuna non potrà eccedere i 15 €. Quindi se effettuo un pagamento di 250 € non avrò diritto al 10% (25€), bensì a 15€. Se invece ne effettuo uno da 75 avrò diritto proprio al 10%, ovvero a 7,50 €.
Non c’è invece nessun tetto minimo di spesa: sarà rimborsabile anche quel caffè che con ogni probabilità verrà fatto con meno amore dal barista che dovrà perdere tempo a registrare un pagamento elettronico anziché scontrinare in velocità l’euro che dalla notte dei tempi viene messo sul bancone.
Nel periodo natalizio saranno rimborsabili soltanto le spese disposte tramite dispositivi fisici presso gli Esercenti partecipanti al programma.
Il rimborso complessivamente erogabile per periodo è 150€ (dunque 300€ l’anno) e verrà erogato entro 60 dal termine del periodo.
E’ anche previsto (ma non per Natale) un “super cashback” di 1.500 € per i primi 100.000 che, in ciascun periodo, abbiano eseguito il maggior numero di transazioni elettroniche.
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