Introdotto lo stralcio automatico delle cartelle.
Con il recente DL 41/21 il Governo ha previsto l’automatica cestinazione di alcune cartelle esattoriali.
Vediamo quali.
Anzitutto si tratta di cartelle che intimino il pagamento di debiti di importo inferiore a 5.000 euro.
Questo importo dovrà calcolarsi tenendo conto del capitale, delle sanzioni e degli interessi (maturati fino al 23 marzo 2021). Inoltre dovrà essere osservato singolarmente, per ciascuna voce di debito e non invece complessivamente, “per cartella”. Ciò comporterà che potranno essere “annullate” anche cartelle di importo superiore ai 5.000 € (sempre che contenenti più debiti ciascuno inferiore a tale cifra) ovvero soltanto alcune voci di debito ricomprese in una “più ampia” cartella.
In secondo luogo dovrà trattarsi di debiti affidati alla riscossione tra il primo gennaio 2000 e il 31 dicembre 2010.
Terza cosa, il debitore intimato dovrà aver conseguito nel 2019 un reddito imponibile inferiore a 30.000 euro.
Restano in ogni caso non condonabili:
– i debiti di cui è intimato il pagamento a titolo di recupero di aiuti di Stato;
– le somme dovute in forza di sentenza delle Corte dei Conti o a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna;
– le risorse dell’Unione Europea;
– l’IVA all’importazione.
Spetterà a questo punto al M.E.F. stabilire, con decreto da emettersi entro il prossimo 22 aprile, le concrete modalità e le date di annullamento delle cartelle.
Nel frattempo rimangono sospesi sia la riscossione di tutti i debiti inferiori a 5.000 euro compresi in cartelle anni 2000/2010, sia i relativi termini di prescrizione.
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