Confermato, seppur rimodulato, il “bonus affitti”.
Il DL 41/21, oltre a condonare i debiti in riscossione per piccoli importi e a introdurre un minimo fondo perduto per le partite iva, riprende e conferma il bonus introdotto con il “decreto rilancio”.
A goderne i proprietari che abbiano concesso una riduzione del canone agli inquilini, i quali potranno beneficiare di un contributo a fondo perduto pari alla metà dello sconto praticato.
Tre le condizioni.
La prima: che il rapporto di locazione sia precedente al 29 ottobre 2020.
La seconda: che la riduzione riguardi un’immobile adibito dal conduttore a prima casa.
La terza: che l’abitazione si trovi in un Comune “ad alta tensione abitativa“.
Si allega per comodità l’elenco dei Comuni “ad alta tensione abitativa” del Veneto: Abano Terme (PD) Albignasego (PD) Arzignano (VI) Bassano del Grappa (VI) Belluno Bussolengo (VR) Cadoneghe (PD) Castelfranco Veneto (TV) Chioggia (VE) Conegliano (TV) Eraclea (VE) Jesolo (VE) Legnago (VR) Martellago (VE) Mira (VE) Mirano (VE) Mogliano Veneto (TV) Montebelluna (TV) Noale (VE) Padova Paese (TV) Piazzola sul Brenta (PD) Rovigo Rubano (PD) San Donà di Piave (VE) San Giovanni Lupatoto (VR) San Martino Buon Albergo (VR) Schio (VI) Scorzè (VE) Selvazzano Dentro (PD) Spinea (VE) Treviso Valdagno (VI) Venezia Verona Vicenza Vigonza (PD) Villafranca di Verona (VR) Vittorio Veneto (TV)
Per beneficiare del bonus è certo che il proprietario dovrà comunicare all’Agenzia delle Entrate la modifica contrattuale praticata per riconoscere all’inquilino la riduzione del canone.
Per il resto, la concreta operatività dell’aiuto dovrà essere regolata dall’Agenzia delle Entrate con provvedimento ad hoc, che dovrà anche individuare la percentuale di riduzione della mensilità.
Il contributo verrà riconosciuto fino a esaurimento delle risorse disponibili e non potrà in nessun caso eccedere i 1.200 euro annui e i 100 euro mensili.
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