In arrivo un “contentino” per far fronte ai rincari.

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Il DL 50/22 di maggio, cosiddetto “decreto aiuti”, prevede l’erogazione di un bonus di 200 € netti a favore di lavoratori dipendenti, pensionati, disoccupati, lavoratori autonomi e liberi professionisti (servirà per questi un decreto attuativo), collaboratori domestici, titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e percettori di reddito di cittadinanza.

Ciò, si dichiara, per fornire un aiuto a fronte di un “caro vita” che, in realtà, sembra purtroppo colpirci per importi ben maggiori.

Con la prossima busta paga / pensione dipendenti e pensionati dunque ne godranno.

Ma vediamo a quali condizioni.

Anzitutto, per poter beneficiare dei 200 € il lavoratore, privato o pubblico che sia, dovrà aver ottenuto, almeno una volta, lo sconto contributivo previsto dalla legge di Bilancio 2022.

Questa agevolazione, introdotta dall’art. 1 co. 121 della L. 234/22, permette a chi percepisca in un determinato mese una retribuzione lorda, imponibile a fini previdenziali, inferiore a 2.692 euro, una riduzione dello 0,8% dell’aliquota di calcolo dei contributi previdenziali “Invalidità Vecchiaia Superstiti” (ferma invece l’aliquota per le prestazioni pensionistiche).

In secondo luogo, il beneficiario del bonus non potrà essere, oltre che dipendente, anche percettore di pensioni, assegni sociali o reddito di cittadinanza, né un suo familiare potrà godere di reddito o pensione di cittadinanza o di qualsiasi altro tipo di trattamento previdenziale.

Terzo, i 200 euro non potranno essere erogati da più datori di lavoro neanche in caso di plurimi rapporti.

Per garantire di avere diritto al bonus il lavoratore privato dovrà compilare una autocertificazione confermativa dei requisiti (il modello si trova in internet), mentre per il lavoratore pubblico la procedura procederà in automatico.

A fine anno i datori di lavoro dovranno verificare se i dipendenti avessero realmente diritto al beneficio, diversamente potendo prelevare direttamente dalla busta paga l’importo ingiustamente concesso.

Per quanto riguarda i pensionati il bonus spetterà a chi, residente in Italia, abbia percepito nel 2021 un reddito IRPEF inferiore a € 35.000, esclusi dal calcolo sia il reddito della prima casa che eventuali TFR. Per i pensionati non servirà alcuna autocertificazione e l’importo verrà erogato in automatico con la pensione di luglio.

L’importo bonus è in ogni caso fiscalmente esente, e il datore di lavoro erogante potrà compensarne l’erogazione con un credito da indicarsi nella denuncia contributiva mensile all’INPS.

Ogni contenuto, riferendosi a fattispecie generali, non può ritenersi in alcun modo sostitutivo del contributo di un professionista. Qualora necessitaste di una consulenza specifica Vi invitiamo pertanto a contattarci utilizzando l’apposita area dedicata.