Previste nuove e importanti restrizioni per chi non si vaccina.
Dal prossimo 6 agosto chi sceglierà, senza valida esenzione sanitaria ma come ancora suo diritto, di non vaccinarsi dovrà rinunciare a buona parte della sua vita sociale.
A dircelo il Governo che, con DL dello scorso 23 luglio, introduce l’obbligatorietà della “certificazione verde COVID-19” per il compimento di svariate attività, anche in zona bianca.
Vediamo quali.
Anzitutto a chi non sia in possesso della certificazione sarà preclusa la consumazione al tavolo in bar e ristoranti al chiuso. Restano possibili invece le consumazioni all’aperto, anche seduti, e davanti al bancone.
Impediti anche la partecipazione a spettacoli, sagre, eventi e competizioni sportive, anche se all’aperto, e l’accesso a luoghi di cultura, a centri sportivi o di benessere al chiuso, a centri termali e a parchi tematici e di divertimento, a sale gioco, scommesse, bingo e casinò.
Inoltre chi non detiene il green pass non potrà nemmeno accedere ai concorsi pubblici, e così trovare occupazione nel pubblico impiego.
Nulla (per ora) per quanto riguarda invece i trasporti. Le discoteche rimangono chiuse.
Ad assicurare il rispetto delle nuove regole il Governo, con il precitato DL, vorrebbe fossero anzitutto i titolari/gestori dei servizi e delle attività, soggetti privati chiamati dall’art. 1, co. 4 “a verificare che l’accesso ai predetti servizi e attività avvenga nel rispetto delle prescrizioni” . Il loro controllo sembra dovrebbe avvenire tramite l’app “Verifica C19”, in grado di leggere il QR delle certificazioni appurandone la veridicità, e con contestuale esibizione, da parte del controllato, di un valido documento di identità.
La normativa però per ora è vaga, e si resta in attesa di specifiche.
Merita precisare infine che anche con l’avvento del “green pass” permarranno l’obbligo di distanza interpersonale di un metro e la riduzione di capienza massima consentita nei locali e negli spazi adibiti ad eventi all’aperto.
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